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DONNA WOMAN

LABORATORIO SACCARDI

DONNA/WOMAN

a cura di / curated by Aleksandra Mir
07 > 09.2007

I Geni di Palermo

Vi ricordate, alla fine degli anni ¹70, il momento nel quale venne sperimentata l¹inseminazione artificiale e le donne incominciarono a farsi fecondare dal seme di Geni? Vincitori di premi Nobel, Atleti, virtuosi della Musica, tutti donavano il loro sperma e le donne potevano ordinarlo per posta e gestirsi da sole. Ormai, un¹intera generazione di giovani Geni frutto dell¹inseminazione artificiale dovrebbe essere stata generata, ma ci si potrebbe chiedere, dove sono finiti?

Quattro di loro si possono incontrare a Palermo: Marco Barone, Giuseppe Borgia, Vincenzo Profeta e Tothi Folisi, alias, LABORATORIO SACCARDI. Hanno vinto il primo premio al concorso per giovani artisti, il Genio di Palermo che ha lanciato le loro carriere, non una ma due volte (2003 e 2005) portando riconoscimenti internazionali e proiettando il loro lavoro sulla copertina delle pagine bianche di Palermo, continuano quindi a detenere un record nel loro genere ­ artisti del genio.

Per quanto mi riguarda, essermi trasferita a Palermo da New York 18 mesi fa ed essere stata invitata a curare questa nuova mostra del LS è stato un piacevole ma non facile onore. Il mio ruolo è meno quello di un curatore e più quello di un artista associato più anziano uno che è, rilevantemente, femminile. Come tale, ero interessata a sapere quale tipo di relazione quattro giovani uomini della loro generazione e dislocazione geografica avrebbero tenuto con le donne. Ho assegnato loro il titolo della mostra­ Donna / Woman ­ sul quale si sono buttati in libertà, esplorando le donne in molti modi diversi: come compagne nell¹intimità, con le quali hanno relazioni personali, come oggetti del desiderio distanti, irraggiungibili e detestati, come personaggi pubblici, entità simboliche, come amiche e come nemiche. Loro guardano la parte femminile di se stessi e riflettono l¹essere donna all¹interno di tutti gli altri.

Durante l¹anno passato, nel mondo occidentale, c¹è stata una tempesta di mostre storiche dedicate all¹Arte Femminista. Come tre generazioni di donne si sono liberate dal patriarcato, hanno chiesto il diritto di voto, hanno raggiunto obiettivi professionali nella società, hanno chiesto la parità salariale, lottato per la libertà sessuale, hanno preso il controllo sulla propria riproduzione ed hanno deciso riguardo ai loro corpi, così l¹arte che ne è scaturita ha descritto questa lotta sia con strumenti analitici che con passione e disperazione. Ma un anno di manifestazioni storiche scatena nel mondo dell¹arte una varietà di domande: Cosa ne è della donna oggi?

Femminismo/tecnologia/globalizzazione hanno cambiato completamente le donne ed i loro ruoli nella società? Se così è stato, cosa sono diventate? E, come può essere percepito e rimandato attraverso gli occhi di quattro giovani, artisti maschi eterosessuali questo cambiamento? Uomini che non passano la maggior parte della giornata in studio, ma a nutrirsi di live internet, eccitandosi davanti ad esibizioni di ragazze spavalde di tutto il mondo che si mettono in mostra all¹interno delle loro camere da letto, attraverso uno schermo che li separa e li avvicina agli altri, ed a noi, come mai prima.

Le riprese del LABORATORIO SACCARDI ed il materiale trovato sul web e poi riunito costruiscono un¹intricata composizione di ruoli e relazioni di potere. Il videoBitch Invention no 1 (video, 01:29, 2007) si colloca nel ceppo tradizionale della pittura, seguendo il costrutto storico dello sguardo maschile e del modello femminile, ma presentando un¹interazione incredibilmente dinamica tra l¹iniziazione delle ragazze all¹evento su schermo, i ruoli degli artisti come spettatori passivi e produttori attivi, e noi, spostati un passo indietro, che li osserviamo osservare.

Dunque, cosa ne è delle donne oggi?

Attraverso gli schermi del computer del LABORATORIO SACCARDI, la donna sembra un animale esotico degno di studio sia per la piacevolezza della sua forma esteriore che per la sua interpretazione seducente, come anche per i più incomprensibili aspetti del suo comportamento.

Nel loro home video, Beautiful Fake (video, 08:54, 2007), hanno colto un¹amica con la ridarella che ri-racconta a memoria, in modo confidenziale, parecchi mesi della sua soap opera preferita, mixando i ricordi degli avvenimenti della fiction con commenti collegati a tutte le complicate relazioni.

I disegni bambineschi dei SACCARDI, creati con pennarelli colorati rievocano la dinamica delle relazioni infantili; la timida emozione scatenata dalla ragazzina che sogghigna Lucy in the sky with diamonds o la scoperta della brama di un ragazzo in I¹d like to fuck all the grannies in the world. I dipinti della mostra, ancora una volta bersagliano figure mitiche e pubbliche degne di esame critico, dando risalto a donne come Madonna (Madonna,acrilico su tela, 20x20cm, 2007), Hillary Clinton (Alright Miss President acrilico su tela, 80x60cm, 2007) o Condoleeza Rice(Cowboy Be-Bop, acrilico su tela, 20x20cm, 2007) in situazioni burlesche, facendole scendere dai loro troni per ridurle a semplici creature sessuali. La donna come metafora della natura è evocata in molti modi, spingendo un vecchio naturalismo stantio al livello di rinfrescante assurdità. InAriel(acrilo su tela, 30x40cm, 2007) un¹orrenda sirena è servita su un piatto con una fetta di limone messa di lato, come un pesce pronto per essere mangiato. L¹amore nelle sue infinite forme e variazioni, come self serving, globale, breve, eterno, casuale o difficile è rappresentato sia nei disegni che nei dipinti, culminando nel più grande quadro della mostra: Guernica Love and Peace, (acrilico su tela, 300x200cm, 2007) dove le classiche scene di guerra di Picasso sono state convertite in femminee colorate orge hippy in pastelli allegri e con fiori, arcobaleni e seni  nudi. Nel più piccolo dipinto della mostra, nascosto in un angolo buio proprio in cima al corridoio d¹ingresso, c¹è un piccolo ritratto di Hitler donna, Kreuzubermalung, (acrilico su tela, 18x24cm, 2007),  dove si combinano i suoi famosi baffi con labbra rosse. Potrebbe essere una speculazione su Hitler durante la resistenza, ma potrebbe anche essere benissimo lo spaventoso manifesto di una rivendicazione Femminista al potere, giunta ad una conclusione incontrollabile.

Per me, un artista donna, con una carriera stabilizzata, dovuta grazie alle sopracitate recenti conquiste Femministe, curare questa mostra, e così lasciar correre liberamente il flusso di immaginario sadico, sessista e le attitudini di autostima, spesso arroganti del Laboratorio Saccardi sotto la mia benedizione, è stato, a dir poco, interessante. Ha significato interrompere per un attimo le lezioni imparate dal Femminismo, per vivere le fantasie maschili, le paure ed I loro effetti ed imparare qualcosa di nuovo ­ Donna/Woman, attraverso il LABORATORIO SACCARDI, Palermo, 2007. E¹uno strano modo di sentirsi e, paradossalmente, un grosso potere da avere.

Grazie,
Aleksandra Mir, Palermo, 5 luglio, 2007

The Geniuses of Palermo

Do you remember the moment in the late 70s, when artificial insemination was invented, and women lined up to get pregnant with Genius sperm? Nobel prize winners, Athletes, Musical virtuosos all donated their sperm that women could mail order and administrate themselves. By now, a whole generation of artificially inseminated young Geniuses would have sprung up, but you may ask yourself, where are they all?

Four of them can be found in Palermo: Marco Barone, Giuseppe Borgia, Vincenzo Profeta, and Tothi Folisi, Alias, LABORATORIO SACCARDI.  Awarded first price in the local talent contest for young artists, the Genius of Palermo not once, but twice (2003 and 2005, it launched their careers, brought them international acclaim and landed their artwork on the cover of Palermo¹s white pages,), they currently hold a record in their genre ­ genius artists.

For me, having moved to Palermo from New York 18 months ago, to be invited to curate this new exhibition with LS has been both a great pleasure and, not an uncomplicated honor. My role is less that of a curator, than that of an older, associated artist ­ one who is, importantly, female. As such, I was interested to know what kind of relations four younger men of their generation and geographical disposition would hold to women. I assigned them the title for the show ­ Donna / Woman ­ upon which they have jammed freely, exploring women in a multitude of ways: As intimate partners with whom they have personal relations, as distant unreachable objects of desire and loathing, as public personas, symbolic entities, as friends, and as enemies. They look into the female side of themselves and mirror womanhood within everyone else.

This past year has seen a stream of historical exhibitions in the western world dedicated to Feminist Art. As three generations of women liberated themselves from the patriarchy; demanded rights to vote, took professional position in society, asked for equal pay, insisted on sexual freedom, took control of their reproduction and decided over their own bodies, art was created that depicted this struggle with analytical tools as much as with passion and despair. But a year of historical celebrations in the art world a variety of questions: What of women today? Has feminism / technology / globalization changed women and their roles in society at all? If so, what have they become? And, how can this change be perceived and reflected back through the eyes of four young, straight, male artists? Men who spend most of their days not in the studio, but in front of live internet feeds, masturbating to prancing girl flashers from all around the world exposing themselves within their dorm rooms, via a screen that separates them completely and brings them closer to others, and us, than ever before.

LABORATORIO SACCARDI¹s recordings and exhibition of found material gathered from the web make for an intricate composition of roles and power relations. The video Bitch Invention no 1 (video, 01:29, 2007) situates itself within the traditional lineage of painting, acting along the historical construct of the male gaze and the female model, but presenting an amazingly dynamic interplay between the girls¹ initiation of the event on-screen, the artists¹ roles as passive viewers and active producers, and us, one step removed, viewing them view it.

So, what of woman today?

Through LABORATORIO SACCARDI¹s computer screens, woman seems an exotic animal worthy of study both for the pleasure of her physical form and for her captivating performance, as well as for the most incomprehensible aspects of her behaviour. In their own home video, Beautiful Fake (video, 08:54, 2007), they capture a giggly girlfriend as she in a gossipy fashion re-narrates from memory several months of action from her favorite soap opera, mixing her factual memories of the fiction with made up assertions of the all the complex relations within.

SACCARDI¹s childlike drawings created with colorful markers evoke the dynamic of childhood gender relations; the timid affection sparked by the little grinning girl Lucy in the sky with diamonds or the full on revelation of a youngsters lust in I¹d like to fuck all the grannies in the world. The paintings in the exhibition again target mythical and public figures worthy of critical scrutiny, featuring women such as Madonna (Madonna, acrylic on canvas, 20x20cm, 2007), Hillary Clinton (Alright Miss President, acrylic on canvas, 80x60cm, 2007) or Condoleeza Rice (Cowboy Be-Bop, acrylic on canvas, 20x20cm, 2007) in burlesque situations and throwing them from their thrones by reducing them to simplistic sexual creatures.Woman as a metaphor to nature is evoked in numerous ways, pushing a stale old naturalism to the level of refreshing absurdity. In In Utero, (acrylic on canvas, 30x40cm, 2007) an idyllic summery landscape is seen from the perspective of peeking out from a vagina, and in Ariel, (acrylic on canvas, 30x40cm, 2007) a horrified mermaid is prepared as a slab of fish ready to be eaten on a plate with a slice of lemon on the side one. Love in its endless forms and variations, as self serving, inclusive, brief, everlasting, casual or difficult is depicted in both drawings and paintings, with the culmination of the largest work in the show:  Guernica Love and Peace, (acrylic on canvas, 300x200cm, 2007), where Picassos classic war scene has been inverted to a colorful girly hippyish orgy in cheerful pastels and inclusive of flowers, rainbows and naked breasts. However, in the least visible painting of the exhibition, tucked away in a dark corner high up above the entrance hallway, you will find a small portrait of Hitler as a woman, Kreuzubermalung, (acrylic on canvas, 18x24cm, 2007), combining the familiar moustashe with red lips. It may be a speculation on Hitler in drag, but it may well also be the scariest manifest of a Feminist claim to power coming to an uncontrollable conclusion.

For myself, a female artist with an established career, due in thanks to the abovementioned earlier Feminist achievements, to curate this exhibition, and thus allowing the stream of sadistic, sexist imagery and self confident, often arrogant attitudes of Laboratorio Saccardi to flow freely under my sanction, has, to say the least, been interesting.  It has meant suspending for a moment the lessons learned by Feminism, in order to take a stand for male fantasies, fears and agencies, and to learn something new ­ DONNA/WOMAN, according to LABORATORIO SACCARDI, Palermo, 2007. It is a curious place to be, and, paradoxically, a great power to have.

Thank You,
Aleksandra Mir, Palermo, July 5, 2007.

 

http://www.e-flux.com/announcements/october-2006-in-artforum/